Le Commissioni UE approvano l’accordo “Connecting Europe Facility II” che prevede per la programmazione 2021-2017 il finanziamento al 50% per i progetti transfrontalieri come la “TAV” Torino-Lione

Il 26 marzo, in sessione congiunta, le Commissioni TRAN (Trasporti e turismo) e ITRE (industria, energia, ricerca) del Parlamento europeo hanno votato a forte maggioranza (47 voti a favore, 12 contro, 0 astenuti) l’accordo parziale raggiunto con il Consiglio della Unione Europea sulla Connecting Europe Facility II. Il testo licenziato dalle Commissioni sarà posto in approvazione nel corso dell’assemblea plenaria del Parlamento Europeo il 15-18 aprile prossimo a Strasburgo.

Sulla base dell’Accordo, per il prossimo periodo budgetario europeo (2021-2027), il finanziamento europeo per i progetti transfrontalieri salirà al 50%.

Inoltre, ci sarà un +5% di bonus per quei progetti che sono gestiti da una struttura binazionale, come è il caso della Torino- Lione.

Questo significa che il finanziamento europeo per TELT salirebbe al 55%.

Gli scenari finanziari possibili per la “TAV” Torino-Lione alla luce della nuova programmazione del Programma CEF – Connecting Europe Facility

1. SEZIONE TRANSFRONTALIERA: simulazione dei costi per l’Italia e Francia secondo il CEF II

I costi attualizzati sono descritti nella tabella successiva; il costo del tunnel di base da sostenere per l’Italia, parametrato al 31/12/2018 è di 3,104 milioni di €, pari al 35% del totale.

Tabella riparto costi Tunnel di Base Moncenisio attualizzati dicembre 2018

Con l’assunzione da parte della U.E. del 55% dei costi, mantenendo il riparto previsto negli Accordi 2012 e 2015 tra Italia (57,9) e Francia (42,1), il costo da sostenere per l’Italia sarebbe di 2,367 milioni di €, con un risparmio di 737 milioni di €.

Il maggior onere per l’Europa è di 1.264 milioni di €.


Tabella riparto costi Tunnel di Base Moncenisio con ipotesi finanziamento UE al 55% per effetto del bonus transfrontaliero

Qualora Italia e Francia concordassero un riequilibrio dei costi di cofinanziamento della sezione internazionale (ipotesi pari al 50% per i due Stati della quota non coperto dal finanziamento europeo), e con l’assunzione da parte della U.E. del 55% dei costi, resterebbe da sostenere per l’Italia un costo di 2,065 milioni di € (pari al 23,5%), , con un risparmio di 1,039 milioni di €.

Anche in questo caso il maggior onere della U.E. sarebbe invariato e pari a 1.264 milioni di €. (pari al 53% del totale). Anche la Francia finanzierebbe il 23,5% del totale.


Tabella riparto costi Tunnel di Base Moncenisio con ipotesi finanziamento UE al 55% e nuovo accordo Italia/Francia con finanziamento paritario al 50% per ciascun Stato della quota non coperta dalla Unione Europea

2. TRATTE DI ACCESSO LATO ITALIA: simulazione del finanziamento dei costi per l’Italia secondo il CONNECTING EUROPE FACILITY II (CONTRIBUTO U.E. 20%)

I costi previsti, a seguito della project review 2017-18 sono descritti nella tabella successiva. I costi da sostenere per l’Italia relativi alla realizzazione della tratta nazionale di competenza (Susa/Bussoleno-Orbassano) sono di circa 1,700 milioni di €.

Se, in analogia a quanto previsto per la tratta di accesso al Brennero e come annunciato dalla Commissaria Europea Violeta Bulc avessimo un cofinanziamento europeo del 20%, il costo da sostenere per l’Italia sarebbe di 1.360 di milioni €.

Tabella ipotesi dei costi relativi alla tratta nazionale di adduzione lato Italia al Tunnel di Base del Moncenisio (Orbassano -Bussoleno/Susa)

Nella condizione più favorevole il costo complessivo (Tunnel di Base del Moncenisio e Tratta Nazionale di adduzione) da sostenere per l’Italia passerebbe da 4,804 a 3,425 milioni di €, con un risparmio di costo di 1,379 milioni €.

Una riduzione di spesa pari quindi al 30% del totale oggi previsto.

L’incontro avvenuto il 3 aprile a Bruxelles fra la Commissaria Europea ai Trasporti, la slovena Violeta Bulc, la parlamentare Lara Comi e le “Madamin” del comitato torinese SITAV

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