Pro Natura Piemonte, oppure ProTIR? Avanti tutta con sprezzo del ridicolo, In perfetto stile Notav
Abbiamo letto, più che altro divertiti, il comunicato inviato agli organi e alle agenzie di stampa da Pro Natura Piemonte – in Valle di Susa, più che una associazione “ambientalista”, un alias dell’imprenditore dell’ortofrutta – bussolenese con passaporto svizzero – Mario Cavargna Bontosi, nel quale si richiede la “sostituzione” e del Commissario di Governo accusato con ignominia di aver fornito a Governo e Parlamento “informazioni mancanti, arbitrarie o false” e comunicato dati “non corretti ed aggiornati” inducendo “il Governo, e successivamente il Parlamento, a credere in un quadro errato che lo hanno portato ad assumere decisioni inappropriate rispetto alla situazione reale, che potrebbero sfociare in un immenso danno erariale con l’avvio dell’opera” ovvero della Torino-Lione.
Per il momento l’eccentrico autore del comunicato stampa ancora non accusa Foietta, l’Osservatorio, le Ferrovie e i vari esperti e collaboratori di aver indotto nello stesso errore l’Eliseo e Bruxelles, ma dalla fantasia del personaggio ci aspettiamo anche questo.
Nella fantasia del medesimo evidentemente opera una SPECTRE del trasporto su ferro, che agisce chissà poi perché alla luce del sole, ma colpevole, di manipolare Governi, parlamentari, commissari europei ecc.
In realtà ovviamente il Commissario svolge semplicemente l’incarico che gli è stato assegnato con il mandato a lui affidato con il Decreto del Presidente della Repubblica il 17 dicembre 2017 che all’art. 2 testualmente recita: “nello svolgimento dell’incarico il Commissario straordinario pone in essere tutte le attività occorrenti per favorire la compiuta realizzazione della nuova Linea Ferroviaria Torìno-Lione e per promuovere la connessione delle reti e lo sviluppo del trasporto merci ferroviario”. Ricordiamo che tale mandato può essere revocato solo con un altro atto equivalente. Ma certamente anche Mattarella – come mezza Unione Europea e il Governo francese è controllato dalla SPECTRE pro trasporto merci su ferro.
Farebbe già tutto ridere così, ma ci domandiamo invece a che titolo e con quale autorità, usando il marchio di Pro Natura, si possano continuare a diffondere e ripetere ossessivamente, come un disco rotto, una sequenza di assurdità, falsità e insinuazioni di grave rilevanza penale. Le assurdità la redazione di Veritav le ha già innumerevoli volte smentite. Le seconde sono di competenza della Magistratura.
Le bufale Notav di ProNatura
- La saturazione della linea prevista nell’accordo del 2001 non è mai stato un o prerequisito per la realizzazione della NLTL (vedasi: https://veritav.net/foietta-la-saturazione-della-linea-storica-non-e-mai-stato-un-prerequisito-per-la-realizzazione-della-nltl/ )
- I costi da restituire a Unione Europea e Francia in caso di rinuncia alla realizzazione dell’opera non prevedono penali, ma ovviamente il costo dato dalla restituzione dei fondi eventualmente spesi: (vedasi: http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2018/05/18/tav-foietta-costi-recesso-oltre-2-mld_9f8e9255-c587-4972-a095-e0c05537201b.html)
L’architetto Foietta non ha certo bisogno della nostra difesa. Interpellato ci ha risposto che “Le farneticazioni non meritano mai una risposta. Al massimo un trattamento sanitario adeguato.”
Sono decenni ormai che il pittoresco Cavargna, che i suoi stessi vecchi amici riconoscono essere sempre stato un gran burlone e goliarda, evoca ed annuncia, a ogni nuova fase della vicenda “TAV”, spauracchi di ogni genere, diffondendo paure e timori in Valsusa, con una prolifica campagna di lettere ai giornali, interviste e altra editoria.
Ha cominciato negli ’80 con il “fischio assordante dei treni lanciati a 300 all’ora” tra Bussoleno e Rosta che avrebbero sconvolto il sonno dei valsusini e tolto il latte alle mucche, passando via via per uranio e amianto mortale cavato a tonnellate dalla montagna, piramidi di Cheope di smarino assassino al Cantiere di Chiomonte, polveri sottili micidiali, prosciugamento di falde acquifere, frane e persino terremoti. Manca ancora il risveglio di una nave spaziale aliena occultata sotto il Moncenisio.
Recentemente ha parlato anche di fumi di scarico dei camion, ma non di quelli dei TIR che oggi con rinnovato vigore ed in gran numero percorrono l’autostrada della Valsusa e la tangenziale a Torino; ora anche quelli dei furgoni polacchi che 24/24 ore corrono su è giù per i valichi alpini non pedaggiati e le statali della Valsusa.
Di questi non parla. Pericolosissimi per l’”ambientalista” bussolenese, sono solo quelli per il trasporto dello smarino che, nel nuovo cantiere di Ciomonte, percorreranno l’autostrada tra Susa e Salbertrand.
Le sue iniziative sono sempre state fantasiose e da avanspettacolo:
- Le sue fantasiose denunce NOTAV sugli effetti di una paleo-frana in Val Clarea (sopra il quale esiste il bacino di carico della centrale Iren di Venaus in caverna che non risulta abbia mai suscitato le sue “paure”) gli è costato una indagine della Procura di Torino per procurato allarme (vedasi: http://www.ilsecoloxix.it/p/ambiente/2013/07/06/APsT0LuF-piemonte_procurato_indagati.shtml )
- Dopo gli incendi del 2017 in Valsusa ha accusato Foietta (una sua ossessione evidentemente), in un annunciato esposto alla procura, di esserne, in un efferato disegno criminale, il mandante
- In un esposto/denuncia alla Procura della Repubblica di Roma, anche da lui sottoscritto, archiviato poi il 20 marzo 2018 per “assenza di fatti atti penalmente rilevanti, desumibili anche dall’ esame dei lavori parlamentari”, (vedasi: esposto_Notav_procura_Roma-Contr-Osservatorio_rigetto ) con ilarità dei giudici, aveva già accusato Foietta, insieme ai vertici di Telt, ed all’Osservatorio, di “circonvenzione di Governo e di Parlamento”.
- Con un’altra “perla” della sua immaginifica creatività si era addirittura spinto nel settembre 2011 a denunciare l’allora Ministro degli Interni Roberto Maroni per “procurato allarme ed abuso della credulità popolare” (vedasi: Cavargna esposto contro Maroni _Luna Nuova 16112011 )
Invece noi della Redazione di Veritav crediamo che la pratica delle diffamazione e della diffusione di fake-news, utilizzata in modo sistematico come mezzo per eliminare l’avversario ed “abusare della credulità popolare” non sia né uno scherzo né uno spettacolo.