La fermata del SFM5 di Grugliasco “Quaglia-Le Gru” all’età de Lapietra
La Città di Torino dopo 5 anni dice finalmente si alla Fermata San Paolo , ma blocca quella Quaglia – Le Gru sul Sistema Ferroviario Metropolitano SFM5 Orbassano-Chivasso
Fra i colpi di coda dell’era Appendino, infatti dopo anni di ostacoli burocratici o perché opera “connessa alla TAV”, alternati ad altrettanto demenziali grida di allarme sui “ritardi a causa della TAV” , conferenze dei servizi, delibere regionali, accordi di programma e contratti di servizio stipulati con RFI, inserimento delle stesse nel “PUMS – Piano della mobilità urbana sostenibile” della Città Metropolitana di Torino della Sindaca Metropolitana (che sarebbe poi sempre la Appendino) il Consiglio Comunale di Torino su proposta dell’Assessore all’Urbanistica (ed ex consigliere delegato metropolitano) Antonino Iaria ha approvato la delibera che sblocca la fermata San Paolo, ma rimanda quella de Le Gru.
Lapietra e Iaria hanno stralciato la fermata Le Gru per “perplessità sul consumo del suolo di un’area verde di particolare pregio”
Gli assessori Antonino Iaria (Urbanistica) e Maria Lapietra (Trasporti, Mobilità e Infrastrutture) già in commissione si erano scontrati con le altre forze politiche (cioè tutte) stracciandosi le vesti, per aver “scoperto” che la nuova stazione sarà realizzata su terreni oggi destinati ad aree verdi.
Come riferito dalle cronache per il pentastelluto consigliere Federico Mensio, addirittura “l’intervento, così com’è, spezza in due un’area agricola tra le migliori in Piemonte”. (Sic!)
Affermazione che ha davvero dell’incredibile per chi conosce quest’area interclusa tra viabilità e sedime ferroviario e già interessata da progetti di trasformazione urbanistica.
Così alla fine in perfetto stile grullino, la scelta è stata di non scegliere rallentando per l’ennesima volta – col metodo Toninelli – un progetto finanziato e ampiamente concordato e richiesto dal territorio a partire dal Comune di Grugliasco, il cui sindaco Roberto Montà si è letteralmente imbufalito con Palazzo Civico e dalla Circoscrizione 3.
Pensando forse che 13 milioni di utenti si possano spostare in monopattino verso uno dei centri commerciali e pure sede di eventi, fra i più grandi d’Italia. Per fortuna ottobre è vicino…
Nel frattempo Veritav ospita con piacere questo intervento di Paolo Foietta già Commissario straordinario di Governo per l’Asse Ferroviario Torino-Lione che sintetizza l’assurda vicenda di questa travagliata tratta ferroviaria del SFM5.
L’intervento di Paolo Foietta sulla fermata Le Gru del SFM5 dopo la delibera del Comune di Torino
Cinque anni fa, a inizio giugno 2016, l’allora direttore Tiziano Picco scriveva su Luna Nuova, sulla fermata Quaglia – Le Gru avversandola in salsa Notav : “SFM: Fermate di Ferriera e Quaglia-le Gru”.
Già allora replicavo su Veritav sostenendo la necessità di tale scelta, assunta in accordo con tutte le amministrazioni che partecipavano all’Osservatorio della Torino-Lione.
Mi illudevo ancora che gli argomenti della ragione e del buon senso bastassero a superare l’irrazionalita’ delle storture ideologiche .
https://veritav.net/sfm-fermate-di-ferriera-e-quaglia-le-gru-risposta-a-tiziano-picco-di-luna-nuova/
Oggi non posso che prendere atto con rammarico che cinque anni sono passati invano ed ora gli stessi giudizi sommari (e somari) sono utilizzati dalla Giunta di Torino e dai consiglieri grillini, con la copertura para “tecnica” dell’Assessora Lapietra.
Per questo riesumo le stesse parole che ho usato allora e che credo siano attuali anche oggi.
I servizi di trasporto pubblico vengono realizzati sulla base di regole precise; l’offerta di un servizio (in questo caso la ferrovia metropolitana) intercetta una domanda esistente (o potenziale) e serve oltre che per garantire l’accessibilità ad una funzione, a migliorare le condizioni ambientali e di qualità della vita (congestione, inquinamento atmosferico, rumore, …) delle aree attraversate e, a scala più ampia, dell’intero territorio coinvolto, dall’origine dei flussi alla loro destinazione.
Le fermate ferroviarie servono dove ci sono utenti potenziali disponibili ad utilizzare tale servizio ed a lasciare a casa l’auto riducendo congestione, inquinamento e rumore.
Oggi lo shopville Le Gru a Grugliasco, che piaccia o no, è frequentato da oltre 12 milioni di utilizzatori l’anno, per intenderci venti volte i visitatori della Reggia di Venaria (550 mila nel 2015).
Gli utenti delle Gru oggi utilizzano quasi esclusivamente l’auto, con enormi problemi di congestione sulla viabilità della zona e di inquinamento dell’area tra Corso Allamano, via Crea e la Borgata Quaglia.
Solo i ragazzi utilizzano ed affollano le poche linee di trasporto pubblico (autobus); non appartengono certamente ai ceti più abbienti ed utilizzano il centro commerciale come luogo di raduno ed aggregazione. Sono davvero tanti e oggi arrivano attraverso fermate disagiate e collocate in aree pericolose (come il cavalcaferrovia di Grugliasco).Questa utenza, e questa “destinazione” dovrebbe essere “penalizzata” ?
E’ perlomeno soggettivo definire quali flussi (ed utenti) meritano un servizio di trasporto pubblico adeguato e quale no. Un qualsiasi cittadino ha diritto di muoversi per andare a scuola o al lavoro, ma anche al cinema, in biblioteca e anche al concerto ed al centro commerciale.Ogni “bisogno” di mobilità merita una risposta (non un giudizio).
Di conseguenza sono sempre più convinto che la valutazione delle scelte debba seguire criteri oggettivi e quindi la consistenza dei flussi esistenti e la possibilità di ridurre costi e diseconomie sul sistema della mobilità (congestione di strade ed autostrade) e sull’ecosistema (inquinamento atmosferico e da rumore).
Per queste ragioni ritengi sia oggi essenziale, inserire la fermata delle Gru, aumentando così anche la funzionalità e la produttività della nuova linea ferroviaria.
I vantaggi forniti al sistema sociale ed economico, oltre che all’ecosistema, sono assolutamente maggiori del costo di realizzazione.
La città di Torino è incappata nella peggiore amministrazione possibile, oltre l’immaginabile! Su ogni argomento è stato fatto un passo indietro, anzi molto di più! Recuperare il tempo perduto è impossibile, riprendere il cammino, mantenendo un ritmo costante, invece si! Per fortuna la giunta comunale è alle battute finali! Serve una visione più ampia, che abbia per obbiettivo lo sviluppo della città e di tutta l’area nord-ovest del Piemonte!