Come cittadino di Rivalta, chiedo che l’amministrazione si confronti e dialoghi con le altre istituzioni
Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’ Arch. Valter Martino, Rivaltese, già dirigente dell’Ufficio Tecnico – Urbanistico del Comune di Rivalta di Torino, ora responsabile dell’ Ufficio Tecnico per il Comune di Orbassano e componente dal 2010 dell’Osservatorio Tecnico per l’Asse Ferroviario Torino Lione, in risposta alle “esternazioni NOTAV” dell’Amministrazione Comunale di Rivalta e del Sindaco Marinari.
Nel leggere il comunicato stampa del Comune di Rivalta di Torino dal titolo “il progetto tav si puo’ migliorare? si cancellandolo!!!”,pubblicato il 13/7/2016 noto, ancora una volta, la posizione ideologica dell’Amministrazione Comunale alla quale non interessa in alcun modo confrontarsi con le istituzioni per migliorare il progetto, per renderlo compatibile ambientalmente e ricevere, nell’interesse della cittadinanza, vantaggi e soluzioni ai problemi esistenti; ad esempio la linea Ferroviaria Metropolitana 5 e la stazione San Luigi si realizzerà solo grazie al lavoro continuo di concertazione ed elaborazione in sede di Osservatorio Tecnico per l’asse ferroviario Torino-Lione, condotto con la Regione, i Sindaci di Orbassano, Grugliasco, Torino ed RFI .
L’Amministrazione di Rivalta preferisce invece affermare il NO ad ogni costo e prova (nuovamente) a delegittimare l’Osservatorio, reo di svolgere i propri compiti praticando un serio confronto sul progetto.
Marinari sceglie insomma l’approccio “burocratico – rivoluzionario”, proprio più di un movimento politico radicale che di una amministrazione locale, e nega, , qualsiasi apertura al confronto ed alla discussione di merito sul progetto proprio con l’Osservatorio che è la sede istituzionale per praticare il confronto, sede istituita con decreto del Presidente della Repubblica.
Ne parlo con piena competenza; da oltre sei anni faccio parte dell’Osservatorio (in rappresentanza della Citta’ di Orbassano) e ho constatato che è questa la sede giusta per definire le fasi di un progetto strategico per il nostro territorio, progetto ora giunto a definizione. La nuova linea non è più in discussione, soprattutto per il tunnel di base del Moncenisio; è invece possibile migliorare e rendere sostenibile ambientalmente e vantaggioso per il territorio il progetto delle singole tratte.
Il documento del 20 giugno 2016 dell’Osservatorio è il risultato di un lavoro di studio ed approfondimento durato più di un anno; questo lavoro non è stato smentito ma “celebrato” dal ministro Delrio nell’intervista del 1 luglio 2016. Marinari se ne faccia una ragione, quanto dichiarato dal ministro Delrio è tutto l’opposto di una sconfessione dell’operato dell’Osservatorio ma una “valorizzazione” del lavoro svolto e del metodo seguito.
L’Osservatorio ha definito, anche per le tratte di adduzione al tunnel di base, un progetto lowcost, che è il suo mandato e deriva da una legge dello stato (la legge 71 del 2014 di ratifica il trattato internazionale Italia e Francia del 2012).
L’Osservatorio poi non “ammansisce” né “emargina”; lavora seriamente per cercare soluzioni praticabili ambientalmente ed economicamente. Certamente non decide ma aiuta a prendere insieme agli enti locali ed ai soggetti che vi partecipano (ad esempio le associazioni degli agricoltori) la decisione migliore. Questo è lo strumento che Marinari vorrebbe abolire, esperienza unica in Italia e solo per la Torino-Lione.
Tutte le persone di buon senso sperano poi che un progetto sia migliorabile; questo è proprio il compito dell’Osservatorio e dei Commissari di Governo che lo hanno presieduto, ed è stato condotto con impegno e successo.
Ogni progetto di infrastrutture è sempre migliorabile: lo è stato, anche in fase realizzativa, per il Gottardo ed il Loetschberg, lo sarà per il Brennero e certamente lo sarà anche per la Torino –Lione.
Per questo l’Osservatorio continuerà, nonostante l’opinione del sindaco di Rivalta Torinese, ad ascoltare tutti, ricercando sempre una possibile migliore soluzione; questo non è un insuccesso, ma è proprio il suo vero successo.
Aggiungo ancora, che a me, cittadino di Rivalta da quasi 40 anni, non risulta affatto che la posizione “antagonista” di Marinari e della sua Amministrazione sia condivisa dalla maggioranza dei cittadini di Rivalta; alle manifestazioni no-tav i cittadini rivaltesi sono una sparuta presenza.
Valter Martino
Rivaltese e Componente dell’Osservatorio