I benefici della tav

A proposito dei No Tav, visto che la neo sindaca di Torino si appresta a esercitare un ruolo di grande importanza istituzionale, mi permetto di ricordare due grandi imprese avvenute nei secoli scorsi. La prima è il traforo del San Gottardo in Svizzera, la cui costruzione è iniziata nel 1872. Il percorso ferroviario a doppio binario del tunnel in questione (tratto Airolo-Goschenen) è risultato un’importante via di comunicazione tra Italia ed Europa. Al momento dell’inaugurazione misurava circa 15 chilometri. Vi lavorarono molti italiani, tra cui mio nonno. Ora il tunnel ferroviario del San Gottardo ha allungato il suo percorso a 57 chilometri circa (tratto Erstfeld- Bodio). Viene da pensare che nel lontano secolo XIX qualche mente illuminata si proiettò nel futuro e l’umanità ne trasse e ne trae benefici enormi.
La seconda impresa è la progettazione verso la fine degli Anni 50 del tratto autostradale Bologna-Firenze. Apriti cielo! Il partito di opposizione assunse un atteggiamento di pura contrarietà, infatti l’opera venne battezzata come cattedrale nel deserto. Comunque venne portata a termine all’inizio degli Anni 60 e, a detta di molti, fu un miracolo dell’ingegneria viste le difficoltà del percorso appenninico. Da allora l’incremento di auto e veicoli industriali fu enorme al punto che, alcuni anni fa, si dovette provvedere all’allargamento delle corsie per far fronte all’intensità del traffico. La cattedrale nel deserto si mutò in cattedrale del progresso.
A quanto è dato vedere non mancarono nel passato menti elette sotto il profilo politico-progettuale che presero in considerazione le necessità del futuro. E vivaddio anche nei giorni nostri queste menti non mancano; il progresso è figlio della progettazione. E perché la ferrovia Torino-Lione non dovrebbe essere una grande opportunità per il futuro?

Giuseppe Segalini @ LaStampa – L’editoriale dei lettori

Un pensiero riguardo “I benefici della tav

  • Luglio 3, 2016 in 4:57 pm
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    Utilizzare la linea storica nel tratto di bassa valle é la scelta migliore: si abbattono i costi e si guadagna consenso.
    Un’opposizione informata deve prendere atto delle migliorie apportate al progetto e costruttivamente proporne altre.
    Ritengo, che la revisione del progetto sia anche il risultato della pressione subita da parte del movimento NO TAV, senza la quale non ci sarebbero state le ragioni politiche per ricercarla.
    Continuerò a seguire con attenzione gli sviluppi dell’opera, ritengo che l’osservazione critica dei cittadini sia necessaria per evitare la lievitazione dei costi.

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