I fatti sono testardi: i Notav e il Ministro Toninelli sbugiardati sulla Torino-Lione dalla Commissaria Europea Violeta Bulc e dal Ministro francese dei Trasporti Elisabeth Borne
In Europa sono un po’più seri del Ministro a 5 Stelle Danilo Toninelli e lo stesso ci sta sbattendo il naso collezionando buffe gaffe in autonomia in attesa che anche Crozza dopo Gene Gnocchi ne faccia un macchietta comica televisiva e non solo per le nomine di Commissioni che perdono i pezzi per strada a ogni piè sospinto e dichiarazioni perentorie e irrevocabili “revocate” via social network ogni tre per due.
A rendere note le sue esternazioni a ruota libera, che spesso mettono in imbarazzo il Paese e stavolta invece mandano fuori dai gangheri i suoi sostenitori Notav (destabilizzando i già complicati equilibri del cosiddetto Movimento Notav) è stata “nientepopodimenoche” la Commissaria Europea alle Infrastrutture e Trasporti Violeta Bulc che l’allegro Ministro ha incontrato a Berlino a margine di Innotrans2018 la principale fiera internazionale per la tecnologia dei trasporti che si tiene ogni due anni ed è suddivisa in cinque segmenti fieristici: Tecnologia ferroviaria, Infrastruttura ferroviaria, Trasporti pubblici, Componentistica e Costruzione di Tunnel (toh!).
Ricordiamo lo slogan di Innotrans2018: “Futuro della mobilità” con molto spazio dedicato allo sviluppo del trasporto locale, all’integrazione tra trasporto su gomma e su ferro, alla digitalizzazione e all’autonomizzazione del trasporto ferroviario, a nuove modalità di progettazione e realizzazione dei tunnel ferroviari.
Nella giornata inaugurale Toninelli ha tra l’altro – con buona pace del suo superconsulente Notav (e proTIR), Marco Ponti, preso parte a un confronto tra i suoi omologhi ministri europei e impresse del settore nel convegno plenario dal titolo: “RAILtropolis – Il futuro delle città si chiama ferrovia”.
E fra un salatino e un prosecchino al Ministro naȉf deve essere scappata la frizione; le sue parole però non sono sfuggite alla Commissaria slovena: “Ho già parlato un paio di volte col nuovo ministro italiano – ha detto la Bulc alla stampa che segue la politica di Bruxelles – che mi ha assicurato che non devo preoccuparmi perché l’Italia onorerà gli impegni presi“. Ovviamente a chi le chiedeva se fosse preoccupata per le posizioni del governo italiano sulla “Tav” ovvero la nuova linea Torino-Lione.
“La Rete di Trasporto Transeuropea TEN-T, di cui la Torino-Lione fa parte, è essenziale per sviluppare appieno il mercato unico europeo. Quindi invito costantemente gli Stati membri a onorare gli impegni che hanno firmato” ha aggiunto la Commissaria, dicendo di essere “fiduciosa che il Governo di Roma troverà il modo migliore per andare avanti e allo stesso tempo onorare gli impegni presi”.
“Ovviamente – ha ribadito – ora sto seguendo molto da vicino la vicenda per vedere quali saranno i prossimi passi. La Torino-Lione è un grande progetto, estremamente importante, che contribuirà molto alla libera circolazione delle merci e anche alla riduzione di emissioni di CO2 che è uno dei motivi principali per cui la UE sostiene fortemente il trasporto su rotaia. Questo progetto non sarebbe realizzato senza il contributo dell’Unione, di questo ne siamo tutti consapevoli. Ora sono speranzosa che anche il Governo italiano andrà avanti su questa strada”.
Lo staff di Toninelli subito “beccato” dall’ala dura del suo Movimento ha poi cercato di rimediare, come sempre fa, con una mezza smentita, riferendosi al “mitico” contratto di Governo e attenuando le parole della Bulc con una anonima nota stampa: ‘Il Ministro si è sempre espresso facendo riferimento all’analisi costi-benefici in corso sulla Torino-Lione e al contratto di governo che prevede di ridiscutere integralmente l’opera”.
La commissaria Europea alle Infrastrutture e Trasporti Violeta Bulc a Innotrans2018
Cattive notizie per i Notav anche dalla Francia: il Ministro dei Trasporti Élisabeth Borne conferma gli impegni con l’Europa sulla Torino-Lione
Ma nei giorni scorsi una nuova tegola, questa piuttosto passata sottotraccia, è caduta sul capo di chi è impegnato con la propaganda Notav. L’11 settembre infatti il Ministro francese dei Trasporti Élisabeth Borne a nome del Governo di Parigi ha illustrato, assumendo anche l’interim del Ministero della “Transizione ecologica”, il piano nazionale dei trasporti che a ottobre verrà ufficializzato con il passaggio parlamentare, nella nuova ”Loi de la Mobilité” voluta da Macron. Come già era stato sottolineato nel cosiddetto Rapporto Duron, la realizzazione della nuova lineaTorino-Lione attiene ai progetti di ambito sovranazionale ed europeo e la Francia ha ribadito – come si legge nel documento di sintesi : https://www.ecologique-solidaire.gouv.fr/sites/default/files/2018.09.11_DP_Programmation_investissements_transports.pdf – il suo impegno a proseguire i lavori in corso tenendo fede agli impegni assunti con l’Unione e ovviamente l’Italia.
« Tout en tenant compte de ces grandes priorités (…) le Gouvernement honorera ses engagements européens sur les projets de Canal Seine-Nord Europe et de Lyon-Turin. Pour répondre à ces projets dans le cadre d’une programmation sincère, le Gouvernement s’inscrit dans l’approche nouvelle proposée par le COI reposant sur une réalisation phasée des projets commençant en priorité par les opérations concourant d’abord à l’amélioration des déplacements du quotidien. La discussion se poursuivra avec les présidents de région pour finaliser le phasage et les modalités de chaque projet ».
Nessuno stop, nessuna pausa, come invece viene – artatamente – propagandato da questo lato delle Alpi.
L’intervista della Borne a “Bourdin Direct”
La stessa Élisabeth Borne ha ribadito la questione in una intervista nel programma del popolare ex conduttore di TF1 , Jean Jacques Bourdin a “Bourdin Direct” su BFM.TV emittente del gruppo RMC, lo scorso lunedì 17 settembre 2018 di cui riportiamo il link e di seguito l’estratto integrale della parte della lunga intervista riferita alla Torino – Lione
Estratto integrale dell’intervista in francese:
D. Alors sur les grand chantiers : la liaison ferroviaire Lyon Turin se fera ?
R. C’est un sujet qu’il faut faire à deux…
D. Bien, d’accords Vous attendez que les Italiens renoncent si j’ai bien compris ? Franchement…
R.: La France a dit qu’elle tiendrait ses engagements européens. Aujourd’hui le Gouvernement italien nous dit «on souhaite remettre à plat le projet, on souhaite réfléchir ». Bon… C’est lors rôle… Si c’est leur choix… Je rencontrerais prochainement mon homologue italien qui souhaite me parler de ce projet. Evidemment on ne peut pas faire ce projet sans les italiens.
D. On peut renoncer à ce projet ?
R. Ce n’est pas l’orientation qu’a pris la France. Mais il appartient aussi aux italiens de se prononcer
D. Si les italiens renoncent, on renonce évidemment…
R. On ne va pas faire un tunnel tout seul…
Traduzione :
D. Allora sui grandi cantieri: il collegamento ferroviario Torino-Lione si farà?
R. E’ un opera che bisogna fare in due
D. OK, d’accordo… Se ho ben capito aspettate che gli italiani rinuncino? Sinceramente…
R: La Francia ha detto che manterrà i suoi impegni europei. Oggi il Governo italiano ci detto “desideriamo rivedere il progetto, desideriamo riflettere”. Beh.. è loro diritto… Se è la loro scelta. Incontrerò prossimamente il mio omologo italiano che intende parlarmi di questo progetto. Non si può fare evidentemente questo progetto senza gli italiani
D. Si può rinunciare a questo progetto?
R: Non è l’orientamento che ha preso la Francia. Ma spetta anche agli italiani di pronunciarsi
D. Se gli italiani rinunciano, si rinuncia evidentemente
R. Non si può fare un tunnel da soli…
Come si può ascoltare e vedere, contenuti e affermazioni ben diversi da quelli riportati dal sito Notav “Presidio Europa” che – bugiardamente si è affrettato a titolare: “La Ministra Francese dei Trasporti Elisabeth Borne ha dichiarato oggi che la Francia rispetterà l’abbandono dell’italia del Progetto Torino-Lione”, inserendo poi alcune frase prese qua e là dai 18 minuti di intervista.
I fatti, appunto sono testardi e – con pazienza – la propaganda, con le sue bugie dalle gambe corte, viene regolarmente smentita, in attesa delle prossime piroette di Toninelli, sempre più impegnato a fare “ammuina” in attesa che il tempo passi e che le contraddizioni del Governo fra chi guarda al futuro, alla crescita e allo sviluppo e chi alla decrescita infelice vengano al pettine.