La CIG Italia/Francia sulla Torino-Lione per sicurezza riduce i transiti al vecchio tunnel del Frejus. La Coordinatrice del Corridoio Mediterraneo Iveta Radičová conferma i 18 mesi persi a causa di Toninelli, mentre Frediani continua nella ossessione Notav

La Coordinatrice per l’Unione Europea del Corridoio Mediterraneo Iveta Radičová  intervenuta ai lavori della CIG Italia/Francia ha stigmatizzato il tempo perso (dal fu Ministro Toninelli ) confermando come:

Per l’Unione Europea non è cambiato nulla: la Torino-Lione è una priorità per garantire la libera circolazione delle merci e delle persone. Abbiamo agito col massimo rispetto nei confronti dei Governi, non abbiamo esercitato pressioni, ma è innegabile che a causa del Governo italiano si siano persi 18 mesi.

Dobbiamo quindi metterci all’opera e accelerare. Solo così potremo essere responsabili nei confronti delle generazioni future creando una rete di trasporto efficiente e che riduca l’inquinamento oggi prodotto dalle emissioni dei camion e delle navi. La Svizzera lo ha fatto con risultati tangibili per la facilità degli spostamenti e la qualità dell’aria.

Mentre la sindaca di Torino Chiara Appendino la sera stessa va in tv da Chiambretti e dice sorridente “che la questione TAV è chiusa e l’opera si fa” solo la ormai patetica pasdaran Notav del M5S Francesca Frediani continua a richiedere, come un disco rotto, che il governo la liberi di Foietta Virano, colpevoli di essere suoi nemici per avere sostenuto con efficacia la Torino Lione ed avere smentito centinaia di fandonie e bufale propagandistiche.

(vedasi in: https://www.piemonte5stelle.it/2019/12/inaccettabile-che-virano-e-foietta-siano-ancora-al-loro-posto/ )


Frediani non capisce neppure che con il naufragio del governo gialloverde proprio sulla TAV, ha ormai perso e raramente succede che venga rimosso chi ha vinto.

E chi non capisce queste semplici cose merita solo cure adeguate, compassione e molta pazienza.

Per questo, con tanta pazienza e poca speranza di successo, proviamo nuovamente a spiegare alla Consigliera, nei panni dell’ultima giapponese, che:

quando esiste un problema serio di sicurezza ad una infrastruttura costruita del 1871, non serve la magistratura, e quindi un “colpevole”, ma una soluzione per risolverlo.

E l’unica soluzione per la Galleria del Frejus del 1871 è sostituirla con una nuova.
Per questo mentre si sta costruendo quella nuova, se si decide di non chiudere ma mantenere quella vecchia in funzione, si devono implementare misure di sicurezza e sistemi di controllo e ridurre ulteriormente il numero dei treni che la percorrono.

Esercitazione binazionale di sicurezza nel Tunnel ferroviario del Frejus (Foto VV.FF.)

Di conseguenza, con buona pace della propaganda NOTAV questa linea è ormai satura e non ha più alcuna capacità commerciale residua.

La Consigliera pentastelluta Frediani dovrebbe poi ricordare che é molto pericoloso negare i fatti che riguardano la sicurezza.
Soprattutto se questi sono il riscontro di un audit internazionale durato oltre un anno, richiesto dal Ministero dell’Interno francese, condotto dalle autorità per la sicurezza ferroviaria italiana e francese e dei Vigili del Fuoco dei due Paesi.

Replicare la narrazione grillina della inutilità della gronda di Genova – motivata dalla longevità e dalle buone condizioni del Viadotto Morandi –“che sarebbe durato altri 100 anni” – non è buona cosa è dimostra che non hanno imparato nulla.

Esercitazione sicurezza binazionale. L’ingresso dei soccorsi lato Italia, a Bardonecchia, nella Galleria del Frejus (Foto VV.FF.)

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