Il miglior progetto per la tratta nazionale della Torino-Lione passa attraverso il confronto con il territorio
Illazioni, processi alle intenzioni e procurati allarmi sono dannosi e inaccettabili.
Leggo su Luna Nuova le dichiarazioni dell’ingegner Alberto Poggio, orientate non a fare chiarezza ma, ancora una volta, a travisare i fatti. Mi permetto per questo di smentirlo.
Intanto, se come correttamente ritiene, non esiste alcun progetto approvato, non capisco come si possa sostenere quanto riportato sul giornale in merito a “dimensioni del cantiere, rischi sulla cascina Violino e sul Pub Ombelico, ecc.”. L’Ingegnere non racconta fatti, ma illazioni, in un processo alle intenzioni, non suffragato da nessun elemento oggettivo.
Io, e più autorevolmente il Ministro Del Rio, abbiamo più volte dichiarato che il progetto della tratta nazionale della Torino Lione, a seguito dell’avvio definitivo dei lavori del Tunnel del Moncenisio, è oggetto di una profonda revisione; i sondaggi, che sono stati in gran parte conclusi e nulla c’entrano con la realizzazione di un’opera, neppure approvata, servono proprio per la ridefinizione del progetto e per verificare la sua fattibilità. Rammento che tutti i sondaggi, che avvengono nel territorio, producono conoscenze utili, anche quello per la ricerca dell’acqua nell’Azienda floro-vivaistica, condotto su un terreno privato senza scomodare le Forze dell’Ordine.
Rammento inoltre che il processo di studio e revisione del progetto avviene, per lo Stato Italiano, in sede di Osservatorio con la partecipazioni di tutte le Amministrazioni interessate alla tratta Buttigliera Alta – Orbassano. I comuni di Buttigliera Alta, Rosta, Rivoli, Orbassano stanno partecipando attivamente a questa fase, che ha come obiettivo il miglioramento sostanziale del progetto preliminare, proprio quello “mai approvato”, affrontando e risolvendo le diverse criticità.
L’unico Comune che si è autoescluso da questo processo è Rivalta, che mi auguro riconsideri, nell’interesse della sua comunità, questa scelta.
Le soluzioni progettuali prospettate nell’ambito dell’Osservatorio, discusse e valutate con tutte le Amministrazioni interessate (con l’eccezione di Rivalta), ma anche con associazioni e gruppi di cittadini che hanno segnalato criticità ed esigenze, sono molto differenti da quelle raccontate dall’ingegner Poggio:
· quasi dimezzando l’area del cantiere di Rivoli, allontanandola considerevolmente dall’Ospedale;
· eliminando qualsiasi impatto su Cascina Violino e sul Pub Ombelico;
· allontanando considerevolmente il tracciato dalla Cappella San Vittore.
Certamente si può fare ancora di più e meglio: dopo l’estate, inizierà la fase progettuale definitiva atta a verificare tutte le criticità ancora presenti e risolverle e definire così il miglior progetto possibile; questo sarà fatto all’interno dell’Osservatorio con tutte le Amministrazioni Comunali che lo vorranno, con le associazioni di categoria e con le associazioni degli agricoltori, con tutti i numerosi portatori di legittimi interessi che sono oggi presenti sul territorio e con cui il confronto non si è mai interrotto.
Questo è il metodo del confronto.
Metodo molto diverso dalla pratica del procurato allarme, assolutamente ingiustificato.
Paolo Foietta