Chiomonte: nessuna benda per la dea della giustizia

Rispondiamo oggi alle “perplessità” del Senatore Scibona e della Consigliera Frediani sulle presunte irregolarità nelle gare di appalto del Cantiere di Chiomonte.

E’ sufficiente una semplice lettura della Delibera CIPE 86/2010, infatti, per capire che il tunnel geognostico della Maddalena è una variante di quello di Venaus: “ il progetto del cunicolo esplorativo de La Maddalena è propedeutico alla realizzazione del tunnel di base ed è stato sviluppato avendo come riferimento tecnico il progetto esecutivo del cunicolo esplorativo di Venaus, a suo tempo sviluppato sulla base della autorizzazione ministeriale 7 agosto 2003 n. 19395/2003, mantenendone gli obiettivi geognostici e l’impostazione generale, le soluzioni e le tecniche di scavo, e dal quale si differenzia essenzialmente per la diversa localizzazione dell’imbocco”

I lavori di realizzazione della galleria di Chiomonte sono stati affidati alla ditta CMC, aggiudicataria del bando per i lavori di Venaus (18 gennaio 2005), con un atto aggiuntivo in data 20 dicembre 2011, preceduto da un parere tecnico che ne ha accertato la stessa valenza geognostica, mantenendo invariate le caratteristiche tecnico-economiche del progetto.

Tale atto aggiuntivo è stato inoltre verificato dall’AGCOM, che, con parere del 17 ottobre 2013, non ha riscontrato alcuna anomalia. Stessa cosa è avvenuta davanti all’Autorità nazionale anticorruzione (all’epoca AVCP) che non ha espresso alcuna obiezione.

Per concludere, riprendiamo le parole del Comunicato M5S dal titolo “Esiste le dea bendata della Giustizia?”, ci sentiamo di confermare che questa figura esista, e non sia dotata di alcuna benda, né nell’esercizio delle sue funzioni nei confronti dei manifestanti No Tav, né nella vigilanza delle procedure che stanno alla base di un cantiere che si sta avviando alla conclusione (realizzati 6 km su 7,5) e sta dando lavoro a centinaia di persone.