Sciacalli ed avvoltoi

Non avevo nessuna intenzione di fare polemica in un momento così grave per il territorio valsusino per rispetto alle centinaia di persone NOTAV, SITAV, NITAV, atei ed agnostici che stanno cercando di salvare boschi, campi e case con sprezzo del pericolo, senza pensare alla squadra di calcio a cui appartengono.

Questo a differenza di chi, con sprezzo del ridicolo prova a costruire una polemica sterile strumentale ed assurda.

Ho ritenuto un atto dovuto esprimere la mia solidarietà in una lettera, non aperta né da me resa pubblica, ai due presidenti dell’unione montana.
Ho ritenuto con altrettanta convinzione esprimere anche la disponibilità ad utilizzare una parte delle risorse messe a disposizione del territorio interessato all’asse ferroviario Torino Lione, per intervenire dopo i fatti terribili di questi giorni per opere di messa in sicurezza del territorio e di riduzione del rischio.
È una proposta che non obbliga nessuno ad accettarla e che non costituisce in alcun modo “scambio”.

E poi scambio di che?
Lo stato italiano ha un’opera programmata in fase di appalto e risorse di compensazioni già stanziate.
Risorse utilizzabili per quelle che vengono considerate priorità dal territorio.

Mi pare che dietro alle urla ed agli insulti esista solo il vuoto pneumatico dell’ideologia del No, molto disturbata da una disponibilita che io invece considero scontata. Quasi un atto dovuto.

E non c’è da proccuparsi neppure per la mia offerta di mettermi a disposizione dei Presidenti per quanto “possa essere utile”.
Chi mi conosce sa bene che è un mio comportamento abituale, che non richiede mai nulla in cambio.

PS Per la cronaca e per chi non lo sappia io abito a Cumiana proprio in mezzo ai boschi.

Paolo Foietta

Clicca qui per scaricare la lettera inviata dal Commissario Foietta