Pubblicato il Quaderno 12 dell’Osservatorio Torino-Lione “Contributi tecnici e ambientali”. “Dalla TAV una riduzione netta dell’impatto sull’ambiente grazie al trasferimento merci da TIR a ferrovia”
Condiviso e approvato nella ultima seduta dell’Osservatorio per l’Asse Ferroviario Torino-Lione del 21 dicembre scorso, il “Quaderno 12 -Contributi tecnici e ambientali” è ora disponibile sul sito del Governo.
Il volumetto è stato trasmesso con una nota alla Presidenza del Consiglio, ovvero al premier Conte, al Sottosegretario Giorgetti e al Ministro Toninelli dal Commissario Paolo Foietta in uno degli ultimi giorni del suo mandato è suddiviso in due parti:
1. Roberto Zucchetti – professore della Bocconi – ha curato la redazione del capitolo dal titolo “Costi e benefici, ambientali e climatici del traffico delle merci attraverso il nuovo collegamento ferroviario Torino Lione”
2. Mauro Olivero Pistoletto, valsusino, appassionato esperto ferroviario, contributore di Veritav, che conosce direttamente per la sua attività professionale in campo e “studia” la tratta di valico, ha prodotto una approfondita analisi, su “Consumi energetici della nuova tratta di valico in fase di esercizio a confronto con gli attuali consumi della tratta di valico della linea storica”
Una risposta efficace ai “decrescitisti” come Luca Mercalli che fra l’altro si è anche recentemente avventurato in improbabili esternazioni sui costi energetici del futuro Tunnel di Base del Moncenisio (ignorando volutamente peraltro i dati scientifici e di esercizio dei tunnel svizzeri analoghi) che si è spinto a dire che “la temperatura interna del tunnel oltrepasserà i 50 gradi, sarà necessario un sistema di raffreddamento permanente con ingenti consumi energetici” e che “inoltre si scava usando dell’energia fossile e quindi ci sono già le emissioni del cantiere. Inoltre, la linea stessa consumerà energia… Se si fanno i calcoli di tutto questo bilancio energetico si vede che alla fine la cura è peggiore del male”.
Lo studio dimostra invece che – come scrive Foietta nella sua nota introduttiva – ”nella costruzione dell’opera si registra un consumo energetico rilevante con conseguenti emissioni, ma è altrettanto vero che tale “costo energetico” sarà ammortizzato per effetto del trasferimento modale dei mezzi pesanti sulla nuova infrastruttura in poco più di 12 anni di esercizio per effetto del trasferimento modale.
Questo significa che:
dal 13° anno, ripagati i costi energetici di costruzione, gli effetti saranno assolutamente positivi, ed in aumento negli anni successi; questo per l’intero ciclo di vita della infrastruttura che è almeno centennale: un risultato estremamente positivo proprio nella logica della transizione “ecologica europea”. Benefici che valgono in media 3 milioni di tonnellate di CO2 risparmiate ogni anno nel trasporto di merci e persone”
La vantaggiosità dal punto di vista energetico dell’esercizio ferroviario nuovo tunnel di Base del Moncenisio rispetto alla linea storica di valico del Frejus
Il lavoro di Mauro Olivero Pistoletto dimostra con una serie di confronti di dati tecnici su linea, locomotori di trazione, materiale rotabile e struttura della tratte attuale (la linea storica del Frejus) e futura (il Tunnel di Base del Moncenisio) come:
il passaggio dei convogli nel tunnel di base del Moncenisio permette di avere risparmi energetici di trazione di grande portata, permessi in particolar modo da una ridotta pendenza (max 12‰), minore quota s.l.m. (750 m contro 1.295 m), minori perdite elettriche (15% contro 24%) e maggiore possibilità di utilizzazione dell’energia recuperata in frenatura elettrodinamica dei treni. I vantaggi legati alla minore pendenza e minore quota s.l.m. del tunnel di base del Moncenisio non saranno mai ottenibili con ristrutturazioni della tratta di valico della linea storica del Frejus
Vantaggi cui si aggiungono: ”le maggiori masse rimorchiate, un numero ridotto di locomotori, velocità massime maggiori e la perfetta simmetria delle velocità di marcia nei due sensi di percorrenza grazie anche all’apporto della frenatura elettrodinamica”.
Il dato finale è che “il risparmio energetico da trazione ferroviaria tra nuovo tunnel di base del Moncenisio e vecchia linea nella tratta di valico del Frejus è molto rilevante stante un rapporto energetico minimo di 2,5:1 (kWh/t) e il consumo energetico per trasportare una tonnellata di merci nelle diverse tipologie di trasporto è compreso tra il 33% ed il 40% del consumo attuale”.
La stima delle esternalità della “TAV” Torino-Lione: “Trasportare merci su ferrovia ha un costo ambientale e sociale 10 volte inferiore a quello del trasporto su TIR”
In attesa della “Analisi Costi e benefici” che il Prof. Marco Ponti e il suo “clan” di collaboratori abituali Notav sta elaborando sulla “TAV” Torino-Lione nel Quaderno12 il Prof. Roberto Zucchetti ha valutato il valore delle esternalità positive prodotte dalla realizzazione della nuova infrastruttura ferroviaria:
- gli effetti del trasferimento modale delle merci che utilizzeranno la ferrovia sottraendo traffico alla strada
- gli effetti dal trasferimento di una quota rilevante del traffico passeggeri dall’aereo alla ferrovia
La stima complessiva del valore delle esternalità prodotte seguendo le linee guida, europee e nazionali, per la redazione delle analisi costi-benefici sui trasporti (nda cosa che non è accaduta per la ACB prodotta da Ponti e dai colleghi del suo gruppo, come è stato illustrato in termini di confronto metodologico nel corso proprio dell’ultima seduta dell’Osservatorio del 2018) ha dimostrato come – utilizzando dati prudenziali per difetto – a viaggio “trasportare con un treno moderno le merci che percorrono lunghe distanze permette di risparmiare almeno 37.304 Euro di costi esterni, che vengono cioè subiti dalla collettività”.
E che: sommando i diversi valori si valuta che per trasportare una tonnellata di merci con la ferrovia per un chilometro, potendo utilizzare un treno a standard europeo con la portata di 850 tonnellate di merci, si generano 0,005 Euro di costi esterni (circa zero virgola cinque centesimi): un decimo dei costi esterni prodotti dal trasporto stradale
Tutto questo senza considerare gli ulteriori effetti positivi del cambio di trasporto passeggeri dalla modalità aereo/auto a treno (a partire dalle tratte Parigi-Torino /Parigi-Milano) in termini di costi ambientali ed economico sociali.
In sintesi:
arrivando al 50% del trasferimento modale, ipotizzato al 2050, si riducono ogni anno le percorrenze stradali dei veicoli pesanti di 1,7 miliardi di chilometri e sono valutate in 28 milioni le tonnellate di CO2 risparmiate in trent’anni dopo l’apertura del tunnel del Moncenisio, rispetto alle emissioni prodotte da un trasporto puramente stradale.
Benefici che saranno possibili solo con la realizzazione del Tunnel di base del Moncenisio – ovvero della tratta transfrontaliera della nuova linea Torino Lione.
E per usare le parole dell’architetto Foietta: “Più tempo perdiamo a completarla, più lontano si manifesteranno i benefici prima elencati”.
Condivido pienamente la costruzione del tunnel. Con il trasporto merci su rotaia si eliminano drasticamente incidenti stradali provocati dai tir, risparmi costi materiali stradali mezzi di trasporto sopratutto tantissime vite umane che è quello che più conta. Il progresso in tutto il mondo avanza molto più sui paesi che noi ITALIANI dichiariamo sottosviluppati, tra un paio di decenni l’unico paese al mondo rimarrà L’Italia.
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anto desouza