Ma di quale “Tav tra Avigliana e Rivalta” si sta parlando ?
MANIFESTAZIONE NOTAV DEL 19 maggio 2018:
PROCURARE ALLARME SU UN PROGETTO CHE ANCORA NON C’È
Leggiamo su Luna Nuova una lunga pagina pubblicitaria dal titolo “TAV tra Avigliana e Rivalta: la collina morenica, i paesi e le loro opere d’arte in serio pericolo”, predisposta dai siti web della galassia NOTAV ed utilizzata per pubblicizzare e giustificare la marcia NOTAV Rosta–Avigliana del 19 maggio.
La pubblicità racconta un progetto che ancora non esiste; quella che viene raccontata è una libera “drammatizzazione” del vecchio progetto preliminare del 2011, mai approvato dal CIPE ed oramai superato dalla storia e dagli eventi che hanno modificato completamente i presupposti: il fasaggio del 2012, la project review voluta dal Ministro Delrio, il documento di Verifica del Modello di Esercizio dell’ Osservatorio recepito dal CIPE alla fine del 2017 che dà il via libera alla nuova Progettazione.
La pagina illustrata con grandi foto dei Laghi di Avigliana di Sant’Antonio di Ranverso e di San Vittore è quindi solo fantascienza, un racconto dell’orrore prodotto ad arte per creare terrore, con i soliti espedienti, già utilizzati in passato e già smentiti per la galleria di Chiomonte: “milioni di metri cubi di terra e rocce”, “potenziali presenze amiantifere e delicate presenze idrogeologiche” , “cantieri estesi per migliaia di metri quadrati” ed annuncia sinistre (e non meglio precisate) “conseguenze sulla vita e le abitudini di chi vive nei paesi”; addirittura sarebbero compromessi e danneggiati “l’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso, la torre Bicocca, San Vittore a Rivalta”.
Il pezzo pubblicitario contiene anche una ricostruzione del progetto di adeguamento della linea Torino Lione sul lato Italia (tratte di accesso) e del recente documento dell’Osservatorio; una grossolana manipolazione già smentita, ma ripetuta ossessivamente come un mantra: costruire propaganda estrapolando una frase, estraendola dal suo contesto ed omettendone la conclusione è una pratica “disonesta” e produce sempre e solamente un “falso”.
Riteniamo un atto dovuto la revisione e l’aggiornamento degli scenari di traffico dopo i 10 anni trascorsi, che hanno visto la peggiore e la più lunga crisi economica dal dopoguerra, crisi che ha riguardato non solo la Torino Lione, ma tutta Italia, l’Europa ed il Mondo; ricordiamo che l’esito del documento è proprio l’opposto di quanto viene “manipolato” nella pagina pubblicitaria.
Andando oltre alle pubblicità ed alle bufale di propaganda, la verità ed i fatti, si possono così riassumere:
- Recenti ed approfonditi studi dimostrano che è indispensabile realizzare non solo il tunnel di base del Moncenisio (i cui lavori sono in corso), ma anche adeguare la linea ferroviaria di accesso.
- Tale scelta è stata fatta dal Parlamento, è stata finanziata ed è Legge dello Stato Italiano.
- Non esiste per la tratta di accesso nessun progetto approvato.
- Il percorso di definizione del progetto deve ancora iniziare.
- La proposta degli interventi sarà definita, nell’ambito dell’Osservatorio, insieme a tutte le Amministrazioni Locali, alle Associazioni Agricole, ai rappresentanti del territorio, mettendoci tutto il tempo necessario per studiare la migliore soluzione e condividerla.
L’Osservatorio è il “luogo di confronto”, istituito con decreto dal Presidente della Repubblica; l’unica sede istituzionale deputata alla discussione ed al confronto sulle proposte di intervento per l’adeguamento dell’ Asse Ferroviario Torino Lione; come chiarito esplicitamente nel Decreto del 1 dicembre 2017, la partecipazione all’Osservatorio non predetermina ne impegna le decisioni delle Amministrazioni riguardo all’opera .
Continuiamo a non comprendere come il non partecipare all’Osservatorio possa rappresentare una “azione a tutela della cittadinanza“, evitando così di confrontarsi preliminarmente in merito alla proposta, di discuterne il contesto e le soluzioni prospettate ed eventualmente partecipare a migliorale rappresentando il punto di vista del territorio. Riteniamo invece sia soltanto un’occasione perduta, un pretesto per evitare il confronto di merito, sostenendo e perseguendo solo l’obiettivo dello scontro “ideologico” a tutti i costi.
In questa sede, insediata nella sua nuova forma di rappresentanza il 20 aprile 2018, e con la partecipazione di tutte le Amministrazioni Comunali interessate e delle Associazioni di categoria (quelle agricole in particolare), inizieranno nel mese di maggio i primi incontri per la definizione del nuovo progetto. Come prima cosa sarà valutata, come richiesto dal comune di Rivalta, la fattibilità di un eventuale raddoppio in asse della linea ferroviaria esistente tra Buttigliera e Scalo San Paolo.
Le bugie non sono mai raccontate a fin di bene; soprattutto quando il loro scopo è creare allarme ed alimentare paure per rilanciare un “assurdo conflitto” su un progetto che ancora non esiste.
La propaganda no tav e’ fin dall’inizio basata su informazioni manipolate e false a cominciare dalle valutazioni energetiche di tartaglia; dalle valutazioni sui costi di manutenzione di cancelli; dalle considerazioni sui parametri di trasporto di mercalli. Stupidaggini indirizzate ad un uditorio privo di corrette informaziono!!!