Risposta del Ministro Delrio al Sindaco Appendino
TAV – IL MINISTRO DELRIO ALLA SINDACA DI TORINO: “LA TORINO-LIONE E’ NECESSARIA. SEZIONE TRANSFRONTALIERA E TUNNEL DI BASE NON SONO IN DISCUSSIONE. LA NOSTRA SCELTA E’ DI FARE E FARE BENE”
Pronto per essere sottoposto al Parlamento, nella ratifica degli ultimi accordi Italia-Francia, il regolamento “sull’applicazione transnazionale della normativa Antimafia nei cantieri italiani e francesi dell’opera”
“La sezione Transfrontaliera e il Tunnel di base del Moncenisio non sono in discussione”. Così il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio replica alla Sindaca di Torino, Chiara Appendino. “La revisione progettuale adottata per la tratta nazionale della Torino-Lione – continua il Ministro – consentirà, come spiegato nei giorni scorsi, di concludere l’opera con minor impatto e risparmio di risorse, mantenendo fermo ciò che consente alla linea ferroviaria Torino Lione di essere opera utile e necessaria per l’Italia, la Francia e l’Europa, in connessione con la rete Ten-T”.
“Sull’asse Italia-Francia c’è il 35% dell’interscambio economico dell’Italia con l’Europa, quasi 150 miliardi di euro l’anno, un traffico merci maggiore rispetto all’asse Italia-Svizzera, ed esiste uno squilibrio infrastrutturale tra strada e ferrovia insostenibile che è necessario cominciare a colmare. – continua il Ministro - Quindi andiamo avanti”.
La nostra scelta è di “fare e fare bene”. Non certo di “non fare”, non di sospendere o bloccare una decisione consolidata, condivisa e cofinanziata da Italia, Francia, Unione Europea. Un percorso che ha visto per la tratta nazionale del tunnel di base, la redazione di un progetto definitivo, approvato dal CIPE nel 2015, e studi di analisi costi e benefici confermati, valutati e validati da Italia, Francia ed Unione Europea.
E nel “fare bene” c’è anche l’applicazione transnazionale della Normativa Antimafia ai cantieri della sezione transfrontaliera, contenuta nel regolamento contratti recentemente definito da Italia e Francia, e di cui il Governo proporrà senza indugi la ratifica al Parlamento, insieme agli ultimi atti di accordo Italia-Francia relativi all’opera”.