Il Ministro Elisabeth Borne nel question time al Senato francese:  “Ho detto a Toninelli che le decisioni da prendere dovranno essere coerenti con i vincoli dei nostri impegni internazionali comuni”

Nella giornata di martedì 13 novembre a Parigi il Ministro dei Trasporti francese Élisabeth Borne, nel corso del question time al Senato ha dichiarato che la Francia “prendeva atto” della decisione del Governo italiano di effettuare un’analisi costi-benefici, ma che aveva ribadito “che il calendario dello studio e delle decisioni da prendere dovranno essere coerenti con i vincoli degli impegni internazionali comuni, in particolare in termini di finanziamenti europei.

A sollecitare la risposta del Ministro è stato Loïc Hervé, Senatore della Haute Savoie (74) della Unione di Centro sugli “scenari futuri della linea ad alta capacità Torino-Lione”, preoccupato per le affermazioni del Ministro e del Movimento % Stelle.

Il Senatore del’Alta Savoia Loïc HERVÉ nel Question time sulla Torino-Lione con il Ministro Elisabeth Borne

Di seguito è riportato  il testo integrale dello scambio tra il Senatore e il Ministro Borne, con il link alla ripresa del dibattito d’aula.

(…)

D. Loïc HERVÉ (UC, Alta Savoia): “Ci sono diversi recenti segnali preoccupanti negli ultimi tempi in Italia, ma questo progetto non può essere accantonato. È cruciale sul piano economico, sia a livello europeo che a livello del massiccio alpino. La sua importanza è anche di carattere ecologico: non possiamo affermare contemporaneamente che dobbiamo rilanciare il trasporto ferroviario di merci, alleggerire il traffico stradale, tassare gli automezzi pesanti e non costruire la linea Torino-Lione. Sarebbe del tutto contraddittorio. 

Signora Ministra lei ha incontrato il suo omologo italiano che si trova di fronte alla minaccia di blocco del cantiere da parte del Movimento 5 Stelle e che desidera effettuare una nuova analisi costi-benefici. Di fronte a questa mobilitazione, la Francia deve mostrare segnali fermi e rimanere il garante delle dinamiche di questo cantiere, sostenuto dall’Unione Europea.

Qual è la sua posizione e quella della Francia su questo tema? Intendete posticipare l’avvio delle gare d’appalto e secondo quale programma?

R. Élisabeth BORNE: “Come sapete la Torino-Lione è stata oggetto di un trattato internazionale tra Francia e Italia ratificato nel febbraio 2017, dopo che il Presidente della Repubblica ha confermato il nostro impegno in occasione del vertice franco-italiano di settembre 2017. Ieri ho avuto un incontro con il mio omologo italiano per fare il punto sul progetto.

Il Governo italiano ha voluto effettuare uno studio sui costi e i benefici di questo progetto prima di stabilire la sua posizione, conformemente al loro contratto di governo.

Ho dichiarato che la Francia prendeva atto di questa decisione, ma ho altresì ribadito che il calendario dello studio e le decisioni da prendere dovranno essere coerenti con i vincoli sottoscritti neii nostri impegni internazionali comuni, in particolare in termini di finanziamenti europei, poiché l’Europa ha dichiarato di essere disposta ad aumentare la sua partecipazione al 50% rispetto al costo del progetto.

 Allo stesso tempo, continuiamo a lavorare su tutti i servizi ferroviari nelle Alpi. Stiamo investendo per migliorare il trasporto di tutti i giorni, in particolare con gli investimenti per l’introduzione del Léman Express, che è una vera e propria RER tra Ginevra e la Francia, ma anche con lavori in corso in diverse stazioni, in particolare la Lyon-Part-Dieu, che permetterà di rafforzare i servizi tra Lione e i dipartimenti alpini.

E posso confermare che abbiamo incluso tutti questi progetti nel programma di investimenti che sarà integrato nella LOM (legge di orientamento della mobilità), che si tratti del trasporto quotidiano così come  della Torino-Lione e dei sue tratte di accesso.

 La posizione del Governo è chiara: rispetto degli impegni internazionali, rispetto dei processi decisionali dei nostri vicini italiani e investimenti nel trasporto quotidiano e nel trasporto modale nelle Alpi.”

R. Loïc HERVÉ (UC, Alta Savoia): “Per proteggere le Alpi e gli abitanti dall’inquinamento atmosferico, tali infrastrutture e le relative vie di accesso devono essere costruite entro i tempi previsti. Si tratta di una questione di credibilità internazionale e di una sfida geopolitica poiché questo tunnel è altrettanto importante quanto il tunnel sotto la Manica (…).

http://videos.senat.fr/Datas/senat/portail/video.885636_5beac966c4d95.seance-publique-du-13-novembre-2018-apres-midi?timecode=11173000

Il Commissario Europeo ai Trasporti ringrazia la piazza Sitav di Torino: “La Torino Lione si fa per spostare le merci da gomma a ferrovia”

Nello stesso giorno di oggi, 13 Novembre, il Commissario Europeo ai Trasporti, la slovena Violeta Bulc, con un tweet si è complimentata con la piazza di Torino per la manifestazione di sabato 10 novembre:  Sono contenta di vedere il sostegno delle comunità locali a un progetto infrastrutturale di importanza strategica a livello regionale, nazionale ed europeo. la TAV Torino-Lione favorirà la crescita economica e ridurrà la CO2 spostando la maggior parte del trasporto merci su strada verso il trasporto ferroviario.

Il tweet del Commissario Europeo ai Trasporti, Violeta Bulc sulla manifestazione SITAV di Torino

Le bugie del Notav Toninelli vengono al pettine…

Come si può leggere ed ascoltare non proprio la versione data dell’incontro a Bruxelles con la sua collega francese Borne e né di un intervento dell’Europa sulla analisi costi -benefici Notav di Ponti, Ramella & C. auspicato dal Ministro pentastelluto Danilo Toninelli, attraverso una fumosa  nota stampa, diffusa a Bruxelles, luogo dell’incontro, dopo aver evitato i giornalisti passando da un corridoio (non quello Mediterraneo) e dal retro di un ristorante :

“La mia omologa francese, Elisabeth Borne, che ho incontrato oggi a Bruxelles, ha preso atto dell’impegno formalmente assunto dal governo italiano di ridiscutere integralmente il progetto della linea Tav Torino-Lione, come recita il Contratto di governo.

Al riguardo, ho rappresentato la volontà, già più volte manifestata, di condividere con esperti francesi gli esiti preliminari della analisi costi-benefici che stiamo svolgendo, per sottoporla successivamente all’ulteriore e definitiva validazione da parte di studiosi internazionali.

La ministra Borne ha concordato sull’idea che, in vista di questo comune obiettivo, sia necessario rinviare la pubblicazione dei bandi di TELT per il tunnel di base, prevista entro dicembre. L’intesa con la Francia sul congelamento delle gare, fino al compimento dell’analisi costi benefici, sarà esaminata assieme alla Commissione UE per non pregiudicare gli accordi internazionali.”

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