HOLLANDE CHIAMA ROMA: “FATE PRESTO CON LA TAV”

La Francia “è il primo investitore in Italia, il secondo partner commerciale e abbiamo tanti progetti in comune, tra i quali il più simbolico e importante è la Lione-Torino. La Francia ratificherà a fine me-se raccordo internazionale che permette di realizzare questa grande opera”. Lo dice il presidente francese Francois Hollande, al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni nel palazzo dell’Eliseo, a Parigi. Si tratta, aggiunge Hollande, di un “grande cantiere che per anni ha mobilitato le nostre diplomazie, i nostri governi e le nostre imprese. Siamo al punto in cui possiamo andare chiaramente alla realizzazione”. L’accordo per la realizzazione della tratta internazionale della Torino/Lione è stato ratificato dal Parlamento Italiano nel me-se scorso e, in prima lettura, anche dall’Assemblea nazionale francese. “Abbiamo la volontà di fare in modo che le imprese francesi e quelle italiane possano essere insieme, a volte separatamente, dei campioni di scala europea e mondiale. E ogni volta che possiamo trovare delle occasioni di partenariato, bisogna assolutamente cogliere, e in tutti i campi. E’ vero che nel campo delle nuove tecnologie e dell’elettronica ci sono delle possibilità ancora di agire insieme, ha sottolineato ancora Hollande, a fianco del presidente del Consiglio italiano, in una dichiarazione congiunta. Non è chiaro, in questa fase, se Hollande e Gentiloni abbiano affrontato o no durante rincontro anche il tema dell’accresciuta presenza del gruppo transalpino Vivendi nel capitale di Mediaset.
Il mese scorso, a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles, Gentiloni aveva spiegato di non avere parlato della cosa con Hollande, il quale, dal canto suo, in conferenza stampa aveva spiegato che le scelte di Vivendi appartengono alla sfera dell’iniziativa privata e non sono di competenza della politica francese. Gentiloni aveva tuttavia sottolineato che l’esecutivo segue la vicenda con “vigile attenzione”. C’è poi il tema in Francia dell’avvenire di Stx, con la possibile partecipazione di Fincantieri. Per noi è effettivamente un’ipotesi molto seria: lavoriamo in questa direzione, ma con la volontà che lo Stato possa restare non solo un azionista di minoranza, ma anche un azionista che possa avere una possibilità di blocco e vorremmo che ci fosse una soluzione con un azionariato molteplice. dice Hollande. Fincantieri uno dei principati gruppi mondiali della cantieristica, quotato in piazza Affari e controllato al 72% da Flilleala (dato Consob; Fintecna è controllata da Cdp, a sua volta controllata dal Men, Ma trattando per rilevare una quota di maggioranza di Stx France, che gestisce i cantieri navali di Saint Nazaire, nella Loira Atlantica, vicino al confine con la Bretagna. I sindacati francesi temono conseguenze sui livelli occupazionali e il tema è molto sentito in Francia, con ampia copertura dei tg nazionali.

Girolamo Fregala @ Secolo d’Italia

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